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Caffè-Pensiero N°2: Il primo è stato postato il 12 giugno

Con questo secondo post riprendo il filo sul piacere di gustare un ottimo caffè e sulla fatica di prepararne e servirne uno degno di questo aggettivo. Mi è capitato spesso di ascoltare baristi che lamentano la fatica di servire un numero elevato di caffè, ma vi siete chiesti perché? Io ho scoperto che le macchine di estrazione del caffè che troviamo nei bar, ma anche negli alberghi e nei ristoranti e pizzerie sono state pensate e brevettate circa un secolo fa e da allora non si è mai pensato seriamente di rivoluzionare il metodo e di semplificare il contributo umano, delegandolo alle macchine (cosa che invece negli ultimi decenni è avvenuta praticamente in tutti gli altri settori). Non solo, curiosamente si guarda con diffidenza a chi ha cercato, a fronte di studi seri, di semplificare all’osso l’intervento dell’uomo sulla preparazione di una tazzina di caffè, riducendolo addirittura ad un semplice click su un bottone…. In pratica alla portata di chiunque, garantendo un caffè altamente professionale…. Eureka! Il dado è tratto! Benvenuti nella nuova Era! Invece no, non c’è stata una corsa per accaparrarsi la nuova tecnologia e gettare alle ortiche i macchinari ingombranti e obsoleti.
Ci sono sicuramente interessi economici dietro a tutto ciò, aspetti di interessi che non voglio approfondire, ma c’è sicuramente anche una comprensibile preoccupazione da parte dei baristi professionisti (categoria che stimo e apprezzo) che possono vedersi usurpare un ruolo e sentirsi sminuiti…. Magari proprio quelli più bravi, quelli che in anni di faticose prove e allenamento hanno acquisito grande abilità, ma quanto dolore ogni sera al polso!
Ma con le tecnologie non si esclude la professionalità e l’intervento dell’uomo! Semplicemente i lavori cambiano, si evolvono, i piloti di Formula1 utilizzano il cambio automatico e non guidano più le vetture dei tempi di Nuvolari. Questo può voler dire che, se una macchina ci toglie il lavoro pesante, monotono e ripetitivo, possiamo sviluppare la nostra professione approfondendo ad esempio i prodotti, dedicando il tempo che ci avremmo messo nello “smanettare”, parlando con il cliente di qualità del caffè, di profumi, di sfumature, di contenuti…. Già…. A voler guardare, quanto ne sappiamo di ciò che è contenuto nella tazzina che offriamo? (2.continua) #aromadautore #chiedilacartadelcaffè

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